lunedì 5 gennaio 2015

Prato 050114 - Teleradiodegrado live@SPAZIOPENCIRONI "Ciechi che pur vedendo, non vedono"

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"Non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo. "Ciechi che pur vedendo, non vedono"  Cecità - Josè Saramago.

Questo il regalo ricevuto oggi pomeriggio da un amico, in "incognito"......

E' notte fonda a Piercironi, quasi le due,  è appena uscito Alì (il nome è di fantasia) nordafricano 30enne e clandestino, con la lista dei documenti necessari per avere un permesso di soggiorno temporaneo. Lo conosco da due anni, quando io arrivo a via Cironi, lui rimane senza lavoro e comincia a sopravvivere al confine della legalità, spesso oltre. Sempre allegro e sorridente, per mesi non è entrato in confidenza, restando "in finestra".
A forza di battute scherzose sulla strada ha iniziato ad avvicinarsi, sempre con molta cautela. Per il digiuno islamico Ramadham di luglio 2014 ho offerto la nostra cucina sociale ai giovani islamici senza fissa dimora come lui, in cambio di aiuto per l'orto e il giardino, conquistandoci rispetto e fiducia, E da quel momento lui ha cominciato a raccontarsi e a raccontare dal suo punto di vista di giovane straniero quello che ha vissuto e visto a Prato negli ultimi 10 anni. Lui non vuole diventare un parassita, conserva il suo orgoglio e la sua dignità. Vuole lavorare onestamente e restare in Italia mettere su famiglia e accompagnare i figli a scuola la mattina, Oggi si fida di me e chiede parere, Ogni tanto viene a darmi aiuto per un piatto di pasta e si è reso disponibile per quando faremo i mercatini. Da quando abbiamo la stufa è l'addetto al carico della legna. Intelligente e servizievole, buffo con quell'accento francese, che parla correntemente insieme all'arabo.
Nel pomeriggio è venuto un padre separato giovane e avvelenato per la sua triste vicenda, anche lui senza un lavoro stabile, tornato a casa con i genitori, che mi racconta dei tanti uomini (forse più di venti) costretti a vivere in auto a seguito della separazione, altri uomini al limite della lucidità mentale, a rischio dipendenze e sfascio totale.
Ora mentre scrivo e sono le 3,30 è entrato un giovane bengalese infreddolito che mi ha chiesto mangiare e un bicchiere d'acqua, questa è una strada molto viva la notte.
Mi ripeto che di uomini come loro che potrebbero dare una mano a risollevare le sorti di questa bella città ce ne sono tanti, e noi stiamo ancora a leggere quei commenti cretini sul primogenito cinese del 2015...o lo scandalo cittadino per l'organizzazione di capodanno. E tutte le risposte "giustamente" stizzite... quanta energia sprechiamo? Quanta attenzione distogliamo dai reali problemi della città? Da mesi penso che queste persone sono un patrimonio che dovremmo cercare di trattenere e non di cacciare. Proviamo per un attimo a chiudere gli occhi e a immaginare percorsi Altri e Alti!!! Cosciente che non sarà facile, ma incosciente al punto tale di continuare a sognare testardo, volitivo, contro tutto e tutti (se serve, ovviamente) .A Prato abbiamo capannoni chiusi e fabbriche ferme, la miseria che dilaga e ancora non abbiamo pensato a questa riconversione umana? Proviamo a sognare cittadini di Prato.... proviamoci!

Paolo Massenzi