venerdì 10 settembre 2010

Vorreste che vostro figlio facesse la fine di Stefano Cucchi?

Da Repubblica web, di Guido Blumir (*)
Vorreste che vostro figlio facesse la fine di Stefano Cucchi?
Proibizionismo-Italia. Nel nostro paese si stima che i giovani (13 - 28 anni)consumatori di droghe leggere siano tra i due e i tre milioni. Ma la legge (in vigore dal 2006) stabilisce sanzioni durissime per chi viene trovato in possesso di quantità anche minime di hashish (o altre sostanze). E in questi anni (soprattutto in provincia) le conseguenze di fermi, perquisizioni, arresti (spesso sproporzionati) sono diventate tragiche. Come le storie di questi ragazzi...

Alberto, niente privacy Forlì, giovedì 5 luglio 2007. Una bellissima serata d'estate. Alberto Mercuriali, 28 anni, agronomo, incensurato. Vicino ai tavoli di un bar di via dell'Appennino, con amici, fa qualche tiro di canna. I giovani non sanno di essere osservati dai militari in borghese del Nucleo operativo e radiomobile di San Martino, a caccia di trafficanti e spacciatori. Procedendo veloci e silenziosi, agguantano il ragazzo e lo incastrano per lo spinello. Lo caricano in macchina e si dirigono verso la sua abitazione, a Castrocaro Terme. Procedono - senza la presenza di un avvocato - a una "perquisizione domiciliare". La stanza è piena di libri. Ma i militari "non si lasciano incantare da quella parete che sa di cultura. Fiutano ogni centimetro della stanza", come scriveranno i quotidiani locali, aggiungendo particolari: proprio dalle pagine di un libro, scavate e tagliate a formare un nascondiglio, spunta una piccola quantità di hashish (forse 40 grammi, secondo i carabinieri). È un libro fantasy, Il regno dell'ombra. "Forse dopo aver fumato l'erba anche il giovane entrava in una dimensione lontana dalla realtà", commenterà poeticamente il Quotidiano del Nord. Perché intanto i carabinieri, soddisfatti del ritrovamento, non arrestano il giovane, ma lo denunciano per spaccio, promettendogli che non passeranno la notizia alla stampa e suggerendogli anche di non parlarne ai genitori. Alberto non nega il possesso (grave errore secondo gli avvocati: è meglio, in prima battuta, in genere, riservarsi il diritto di non rispondere)...CONTINUA>>>