Qui di seguito lo "stato dell'arte " dei nostri dieci anni di esperienza nel mondo del recupero.
La principale
criticità del nostro progetto è il non avere mai avuto un luogo stabile, dove
poter costruire percorsi strutturati. Li abbiamo sperimentati e costruiti
ugualmente con
le risorse a disposizione, ora
è necessario un altro passo in avanti, serve il contenitore.
Per questo chiediamo a tutti di aiutarci a diffondere la nostra
necessità di trovare un magazzino per continuare nel nostro progetto, speranzosi di trovare una soluzione.
“RIFIUTI ZERO”: UNA NUOVA SENSIBILITÀ,
UN PROCESSO AMBIZIOSO!
La situazione:
La situazione:
·
Le città hanno bisogno di un luogo
multifunzionale designato in cui la prevenzione e il riutilizzo dei rifiuti
siano promossi ed esercitati in termini pratici.
·
Al momento la maggior parte delle città si
concentra fortemente sull'uscita dei rifiuti dalla città il più rapidamente
possibile e ai costi più bassi possibili. Ciò significa anche un'attenzione
limitata alla prevenzione dei rifiuti e alla gestione delle risorse nella fase
post-uso della catena del valore.
·
Oggi mancano le strutture che sostengono e
promuovono: la prevenzione dei rifiuti,
il loro riutilizzo e la riparazione.
·
C'è poca conoscenza tra i consumatori ed i
cittadini sulla prevenzione dei rifiuti e consumo sostenibile e come la gente
può evitare la produzione di rifiuti nella propria vita quotidiana.
·
Le informazioni e le conoscenze relative ai
servizi di riparazione e riutilizzo in città sono limitate, così come la
panoramica delle iniziative e dei servizi esistenti.
MISSIONE DI RECUPERIAMOCI
Recuperiamoci è un’organizzazione
senza scopo di lucro (Onlus) ed il
plurale del marchio ha un senso in quanto:
RECUPERIAMO oggetti dei
quali la gente desidera disfarsi
perché, considerati non più utili, intercettandoli prima che finiscano in
discarica, pulendoli, ritoccandoli, riparandoli per riportarli a nuova vita.
È un’azione sociale in quanto gli oggetti recuperati vengono ceduti a costi bassissimi a favore di chi non può o non vuole spendere per beni di prima necessità.
È un’azione sociale in quanto contribuisce alla difesa dell’ambiente, trasformando gli oggetti intercettati da “rifiuti” in “risorse”, nell’ottica dell’economia circolare.
È un’azione sociale in quanto gli oggetti recuperati vengono ceduti a costi bassissimi a favore di chi non può o non vuole spendere per beni di prima necessità.
È un’azione sociale in quanto contribuisce alla difesa dell’ambiente, trasformando gli oggetti intercettati da “rifiuti” in “risorse”, nell’ottica dell’economia circolare.
RECUPERIAMO Persone
disagiate, sostenendole e offrendo loro l’opportunità di ridare un senso alla loro
vita attraverso il lavoro ed il valore della relazione.
È un’azione sociale in
quanto contribuisce a sostenere persone con pesanti problemi di sopravvivenza,
dando loro temporanea sussistenza, facilitando il loro reinserimento nella
società.
STRATEGIA
·
Da dieci anni abbiamo promosso la sensibilità al
riuso dei rifiuti, con grande anticipo rispetto
al territorio, con risultati soddisfacenti e con una evoluzione costante
del modello di trasformazione dei rifiuti in risorse.
·
Stiamo lavorando ad un modello di business da
proporre alla collettività per ampliare le quantità di materiali recuperati. I
risultati economici sono già interessanti e permettono di pensare a risultati
positivi sia economici che occupazionali, nel giro di due anni.
·
Abbiamo intenzione di partecipare a progetti,
anche europei, per individuare procedure per migliorare la raccolta e la
riparazione degli oggetti, ai fini della sicurezza personale ed ambientale,
individuando ostacoli e raccomandazioni.
·
RECUPERIAMOCI estende il ciclo di vita dei
prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti. Una sua caratteristica peculiare è
quella di coinvolgere operativamente persone
disagiate, disoccupati o emarginati.
RECUPERIAMOCI:
L’ATTIVITÀ NEL DETTAGLIO
Chi sono gli interlocutori
presso i quali si reperiscono gli oggetti:
·
Privati
che desiderano svuotare le loro “cantine”
·
Famiglie
che, in occasione di un cambio di abitazione, desiderano disfarsi di mobili, ed
altri oggetti d’uso recuperabili.
·
Imprese, professionisti
ed esercizi commerciali in via di
sviluppo che desiderano rinnovare mobili ed attrezzature
Chi sono gli interlocutori ai
quali vengono ceduti gli oggetti recuperati:
·
Cittadini sensibili ai temi ambientali e in cerca di oggetti particolari
·
Persone meno abbienti in cerca di beni di utilizzo comune
·
Piccole imprese e professionisti che
desiderano limitare gli investimenti, per allestire la loro sede pur ottenendo
un risultato efficace.
L’attività di
intercettazione e di recupero
·
Sopralluogo
nella cantina o nell’ appartamento da liberare per visionare gli oggetti .
·
Individuazione degli oggetti riparabili e di quelli in buone condizioni
·
Pubblicazione sui social e invio ai soci interessati
·
Trasporto in sede per catalogazione/ pulizia/ restauro/esposizione
·
Trasferimento in officina degli oggetti per la riparazione o il restauro
·
Organizzazione e differenziazione del materiale irrecuperabile
L’attività di vendita degli
oggetti recuperati
· Via
internet
· Vendita
nella sede
· Eventi
tematici
· Mercatini
locali
IL FINANZIAMENTO DELL’ATTIVITÀ
Come
si regge l’organizzazione in termini economici?
I ricavi sono rappresentati da:
·
Ricavi dalle quote associative
·
Ricavi dalle vendite degli oggetti recuperati
·
Contribuzioni volontarie (deducibili) di cittadini
ed imprese che credono nel valore sociale dell’organizzazione.
·
Partecipazione a bandi per progetti ambientali e
sociali
I costi principali sono rappresentati da:
·
Affitto (a meno che non si riceva in comodato
gratuito) e manutenzione della sede
(Oggi abbiamo due piccole sedi, una delle quali in comodato gratuito con un enorme dispendio di forze: CERCHIAMO UNA NUOVA SEDE DI 300 mq, MA INCONTRIAMO GRANDI DIFFICOLTA!
(Oggi abbiamo due piccole sedi, una delle quali in comodato gratuito con un enorme dispendio di forze: CERCHIAMO UNA NUOVA SEDE DI 300 mq, MA INCONTRIAMO GRANDI DIFFICOLTA!
·
Il costo dei consumi (Energia, gas, acqua,
telefono, carburanti, assicurazioni, ecc.)
·
L’ammortamento e la manutenzione del furgone, delle
attrezzature per la riparazione ed il restauro.
·
L’acquisto di pezzi di ricambio e materiali per
le riparazioni
·
Rimborsi spese
I
RISULTATI DELL’ATTIVITÀ
Il nostro Centro Sperimentale del
Riuso a Prato nel 2018 ha recuperato 32 tonnellate di materiali e 48 tonnellate
nel 2019. Ha sostenuto direttamente e contribuito a ricollocare 7 soggetti
capofamiglia, disoccupati e ai margini dell'illegalità.
Nei dieci anni di attività questi
sono i risultati:
•
240 ragazzi con dipendenze
sostenuti e 40 accompagnati alla riduzione del danno (Prato, Via Pier
Cironi 2013-2015)
•
700 soggetti marginali
precari coinvolti in azioni sostenibili (Progetto Prato 2015,
SvuotaLaCantinaPrato 2016-2018).
•
1200 persone con problemi,
incontrate, ascoltate e indirizzate a soluzione
•
40.000 persone portate in strada
in occasione degli oltre 300 eventi organizzati.
RINGRAZIAMENTI
Ringraziamo gli amici e le imprese che sostengono questa azione di
rigenerazione umana per la città di Prato:, Arpatex, Coppini Sport, DOORS Prato,
Elettropotenza, La Fenice, Forno Fogacci, Officine Meccaniche Martelli,
Sanital, StudioVertigo, Vetreria Ciccarello.
E gli altri, che sono tanti, che preferiscono non essere citati.
LE PRINCIPALI COORDINATE DI RECUPERIAMOCI
•
Ragione
sociale: Recuperiamoci Onlus
•
Sede
amministrativa: via della Solidarietà 18, 59100 PRATO
Telefono: +39 337 798832
Telefono: +39 337 798832
• Video
YouTube: https://youtu.be/SNWX5sW6vj0
• Presidente Paolo Massenzi
• Email paolo@recuperiamoci.org
• Magazzini: Via Bruno Cialdini 1B e Via
Rubieri 43 Prato