martedì 18 febbraio 2020

Recuperiamoci! 2020: dieci anni di azione sociale sul territorio pratese

Qui di seguito lo "stato dell'arte " dei nostri dieci anni di esperienza nel mondo del recupero. 

La principale criticità del nostro progetto è il non avere mai avuto un luogo stabile, dove poter  costruire percorsi strutturati. Li abbiamo sperimentati e costruiti ugualmente con le risorse a disposizione, ora è necessario un altro passo in avanti, serve il contenitore.
Per questo chiediamo a tutti di aiutarci a diffondere la nostra necessità di trovare un magazzino per continuare nel nostro progetto, speranzosi di trovare una soluzione.



“RIFIUTI ZERO”: UNA NUOVA SENSIBILITÀ, UN PROCESSO AMBIZIOSO!
La situazione:
·      Le città hanno bisogno di un luogo multifunzionale designato in cui la prevenzione e il riutilizzo dei rifiuti siano promossi ed esercitati in termini pratici.
·      Al momento la maggior parte delle città si concentra fortemente sull'uscita dei rifiuti dalla città il più rapidamente possibile e ai costi più bassi possibili. Ciò significa anche un'attenzione limitata alla prevenzione dei rifiuti e alla gestione delle risorse nella fase post-uso della catena del valore.
·      Oggi mancano le strutture che sostengono e promuovono: la prevenzione dei rifiuti,
il loro riutilizzo e la riparazione.
·      C'è poca conoscenza tra i consumatori ed i cittadini sulla prevenzione dei rifiuti e consumo sostenibile e come la gente può evitare la produzione di rifiuti nella propria vita quotidiana.
·      Le informazioni e le conoscenze relative ai servizi di riparazione e riutilizzo in città sono limitate, così come la panoramica delle iniziative e dei servizi esistenti.

MISSIONE DI RECUPERIAMOCI
Recuperiamoci è un’organizzazione senza scopo di lucro (Onlus) ed il plurale del marchio ha un senso in quanto:

RECUPERIAMO oggetti dei quali la gente desidera disfarsi perché, considerati non più utili, intercettandoli prima che finiscano in discarica, pulendoli, ritoccandoli, riparandoli per riportarli a nuova vita.
 È un’azione sociale in quanto gli oggetti recuperati vengono ceduti a costi bassissimi a favore di chi non può o non vuole spendere per beni di prima necessità.
È un’azione sociale in quanto contribuisce alla difesa dell’ambiente, trasformando gli oggetti intercettati da “rifiuti” in “risorse”, nell’ottica dell’economia circolare.

RECUPERIAMO Persone disagiate, sostenendole e offrendo loro l’opportunità di ridare un senso alla loro vita attraverso il lavoro ed il valore della relazione.
È un’azione sociale in quanto contribuisce a sostenere persone con pesanti problemi di sopravvivenza, dando loro temporanea sussistenza, facilitando il loro reinserimento nella società.

STRATEGIA
·      Da dieci anni abbiamo promosso la sensibilità al riuso dei rifiuti, con grande anticipo rispetto  al territorio, con risultati soddisfacenti e con una evoluzione costante del modello di trasformazione dei rifiuti in risorse.
·      Stiamo lavorando ad un modello di business da proporre alla collettività per ampliare le quantità di materiali recuperati. I risultati economici sono già interessanti e permettono di pensare a risultati positivi sia economici che occupazionali, nel giro di due anni.
·      Abbiamo intenzione di partecipare a progetti, anche europei, per individuare procedure per migliorare la raccolta e la riparazione degli oggetti, ai fini della sicurezza personale ed ambientale, individuando ostacoli e raccomandazioni.
·      RECUPERIAMOCI estende il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti. Una sua caratteristica peculiare è quella di coinvolgere operativamente  persone disagiate, disoccupati o emarginati.

RECUPERIAMOCI: L’ATTIVITÀ NEL DETTAGLIO
Chi sono gli interlocutori presso i quali si reperiscono gli oggetti:
·      Privati che desiderano svuotare le loro “cantine”
·      Famiglie che, in occasione di un cambio di abitazione, desiderano disfarsi di mobili, ed altri oggetti d’uso recuperabili.
·      Imprese, professionisti ed esercizi commerciali in via di sviluppo che desiderano rinnovare mobili ed attrezzature

Chi sono gli interlocutori ai quali vengono ceduti gli oggetti recuperati:
·      Cittadini sensibili ai temi ambientali  e in cerca di oggetti particolari
·      Persone meno abbienti in cerca di beni di utilizzo comune  
·      Piccole imprese e professionisti che desiderano limitare gli investimenti, per allestire la loro sede pur ottenendo un risultato efficace.

L’attività di  intercettazione e di recupero  
·       Sopralluogo nella cantina o nell’ appartamento da liberare per visionare gli oggetti .
·       Individuazione degli oggetti riparabili e di quelli in buone condizioni 
·       Pubblicazione sui social e invio ai soci interessati 
·       Trasporto in sede per catalogazione/ pulizia/ restauro/esposizione
·       Trasferimento in officina degli oggetti per la riparazione o il restauro
·       Organizzazione e differenziazione del materiale irrecuperabile

L’attività di vendita degli oggetti recuperati
·      Via internet
·      Vendita nella sede
·      Eventi tematici
·      Mercatini locali

IL FINANZIAMENTO DELL’ATTIVITÀ

Come si regge l’organizzazione in termini economici?
I ricavi sono rappresentati da:
·      Ricavi dalle quote associative
·      Ricavi dalle vendite degli oggetti recuperati
·      Contribuzioni volontarie (deducibili) di cittadini ed imprese che credono nel valore sociale dell’organizzazione.
·      Partecipazione a bandi per progetti ambientali e sociali

I costi principali sono rappresentati da:
·      Affitto (a meno che non si riceva in comodato gratuito) e manutenzione della sede
(Oggi abbiamo due piccole sedi, una delle quali in comodato gratuito con un enorme dispendio di forze: CERCHIAMO UNA NUOVA SEDE DI 300 mq, MA INCONTRIAMO GRANDI DIFFICOLTA!
·      Il costo dei consumi (Energia, gas, acqua, telefono, carburanti, assicurazioni, ecc.)
·      L’ammortamento e la manutenzione del furgone, delle attrezzature per la riparazione ed il restauro.
·      L’acquisto di pezzi di ricambio e materiali per le riparazioni
·      Rimborsi spese

I RISULTATI DELL’ATTIVITÀ
Il nostro Centro Sperimentale del Riuso a Prato nel 2018 ha recuperato 32 tonnellate di materiali e 48 tonnellate nel 2019. Ha sostenuto direttamente e contribuito a ricollocare 7 soggetti capofamiglia, disoccupati e ai margini dell'illegalità.
Nei dieci anni di attività questi sono i risultati:
      240 ragazzi con dipendenze sostenuti e 40 accompagnati  alla riduzione del danno (Prato, Via Pier Cironi 2013-2015)
      700 soggetti marginali precari  coinvolti in azioni sostenibili (Progetto Prato 2015, SvuotaLaCantinaPrato 2016-2018).
      1200 persone con problemi, incontrate, ascoltate e indirizzate a soluzione
      40.000 persone portate in strada in occasione degli oltre 300 eventi organizzati.


RINGRAZIAMENTI
Ringraziamo gli amici e le imprese che sostengono questa azione di rigenerazione umana per la città di Prato:, Arpatex, Coppini Sport, DOORS Prato, Elettropotenza, La Fenice, Forno Fogacci, Officine Meccaniche Martelli, Sanital, StudioVertigo, Vetreria Ciccarello.
E gli altri, che sono tanti, che preferiscono non essere citati.

LE PRINCIPALI COORDINATE DI RECUPERIAMOCI

      Ragione sociale: Recuperiamoci Onlus
      Sede amministrativa: via della Solidarietà 18, 59100 PRATO
Telefono: +39 337 798832
      Video YouTube: https://youtu.be/SNWX5sW6vj0
      Presidente Paolo Massenzi
      Email paolo@recuperiamoci.org
      Magazzini: Via Bruno Cialdini 1B e Via Rubieri 43 Prato